Fantasie senza tempo


Nell’assoluto silenzio di una domenica vuota, si mette di fronte allo specchio ad osservare le linee del suo corpo seminudo.
Si accarezza con tenerezza la pancia troppo grossa, chiude gli occhi per trovare di nuovo i luoghi invisibili dei baci passati. Ripete a voce bassa il suo nome e aspetta qualche istante di vederlo apparire.
Lì, con i capelli biondi abbandonati sulle sue cosce calde, con le mani ansiose che cercano la pelle sotto le calze di seta.
– Maria! – grida dalla cucina la voce del vecchio. – Ho fame!. Che stai facendo lì? A sessantacinque anni passi ancora il tempo a guardarti allo specchio … Incredibile!
– Vengo, vengo – risponde. Si mette il largo vestito di lana e si copre molto bene le gambe, per non mostrare che, sopra i disegni viola delle varici, ancora le piace portare un sogno di seta nera.

(RitaMazzocco – Mas-calzoni e gonne ©)